Abbiamo parlato di “luce”, del fatto che è caratterizzata da ‘corpuscoli’ di energia che definiamo “fotoni”, che questi appartengono alla grande famiglia delle onde elettromagnetiche ed abbiamo compreso che non tutte queste “onde” (o “raggi”) sono visibili per i nostri occhi.
Le radiazioni visibili dall’occhio umano sono infatti comprese in una fascia molto ristretta dello spettro elettromagnetico ( vedi box in fondo alla pagina)

Abbiamo anche accennato al fatto che tutto quello che noi “vediamo” è solo la ricostruzione, o se preferite, l’elaborazione degli stimoli che giungono al nostro cervello, provenienti dal nostro occhio, causati dalla reazione fotochimica della retina.
….e abbiamo anche detto che la luce che noi percepiamo come ‘bianca’ è in realtà composta dalla miscelazione di sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.

Ma, di preciso, cosa sono i colori ?
Probabilmente, la maggior parte di noi ritiene che il colore sia una specifica caratteristica dell’oggetto che stiamo osservando: un’automobile è rossa perché è verniciata di rosso; analogamente, dicasi di un’automobile bianca, mentre un bel campo verde è verde perché di tale colore è l’erba
….ma non è così !!
….i colori non sono una caratteristica del mondo reale !!

Per l’ “Universo”, l’onda elettromagnetica che abbiamo definito “luce” non è dissimile dalle altre onde elettromagnetiche, siano esse “raggi X” o le onde di una trasmissione televisiva o quelle di un “telefonino”.

Per l’ “Universo”, i colori che noi vediamo,….semplicemente….. non esistono…

I colori sono solo il risultato della complessa elaborazione che il nostro cervello esegue, riguardante  la ristretta gamma di frequenze elettromagnetiche che il nostro occhio è un grado percepire e che noi chiamiamo “luce”.

Una macchina rossa, dunque….non è rossa; ci appare rossa!!

Affinchè il nostro cervello giunga alla conclusione di farci percepire un colore (in questo caso, il color rosso), intervengono molti fattori in grado di determinare una diversa miscelazione delle frequenze elettromagnetiche che compongono il fascio dei raggi di “luce” iniziale

Sono le caratteristiche fisico/chimiche dell’oggetto illuminato che modificano questa miscelazione e sono, essenzialmente, la sua capacità di assorbire alcuni tipi di fotoni della “luce” e di rifletterne altri verso il nostro occhio

Nell’immagine che segue abbiamo rappresentato tre fasci di raggi di luce bianca che proseguono il loro viaggio verso alcuni oggetti a noi ben conosciuti: tre automobili.

Nei fasci di raggi di luce solare, i diversi tipi di fotoni che la compongono (e di conseguenza i colori) sono “mescolati” fino ad apparire “luce bianca”, ma, per i fini della spiegazione, li abbiamo rappresentati suddivisi nei sette colori caratteristici.

Primo caso
Un fascio di raggi di luce colpisce la vettura “1”.
La composizione chimica della vernice è tale da riflettere totalmente il fascio dei “fotoni/luce-bianca” verso i nostri occhi
…e l’auto ci apparirà bianca.

Secondo caso
Un altro fascio di raggi di luce colpisce la vettura “2”.
In questo caso la composizione della vernice è tale da assorbire tutti i fotoni/colore ad esclusione di quello che noi chiamiamo “rosso”, che sarà riflesso verso i nostri occhi.
L’auto ci apparirà rossa..
La cosa non cambierebbe se stessimo parlando di un pomodoro….. che ci apparirebbe anch’esso rosso 🙂

Terzo caso
Un ulteriore fascio di raggi di luce colpisce la vettura 3 penetrando dal vetro anteriore, finendo per infrangersi sul cruscotto e sui sedili.
Il cruscotto è appositamente composto da un materiale che deve assorbire più raggi luminosi possibile, senza rifletterli, per evitare che possano creare disturbo agli occhi del conducente, durante la guida.
…e a noi il cruscotto appare nero
Anche i sedili sono di un materiale che assorbe la maggior parte dei fotoni che non verrano quindi riflessi verso il nostro occhio.
…e anche i sedili ci appariranno neri …

Il “nero” è determinato semplicemente dall’impossibilità dei raggi di “fotoni /colore” di arrivare fino al nostro occhio, causata dal fatto che il materiale contro il quale si sono imbattuti li ha assorbiti praticamente per intero.
Il nero è semplicemente…l’assenza di colori.

In tutti i casi, l’ “Universo” continuerà ad ignorarne l’esistenza dei “nostri colori”, che sono un fenomeno relegato solo all’interazione onde elettromagnetiche-occhio-cervello umano…:-)

Per i più curiosi:

L’occhio umano in sintesi

L’occhio si comporta non solo come una macchina fotografica dotata di una lente necessaria a convogliare la “luce” sul “sensore retina”, ma anche come un apparato di radio-ricezione, la cui antenna è in grado di ricevere alcune onde elettromagnetiche che riesce a distinguere singolarmente, ed alle quali sarà poi attribuito un colore in base alla energia percepita dai “recettori retinici”.

Questi recettori, a loro volta, avviano un complesso di reazioni chimiche e stimolazioni nervose che vengono trassmesse al cervello dando luogo ad elaborazioni la cui conclusione sono le immagini ed i colori così, come li conosciamo.

Uno sguardo alle frequenze delle radiazioni elettromagnetiche

 

L’occhio umano percepisce ed elabora una parte ben limitata di tutte radiazioni elettromagnetiche.

….meno male !!  Altrimenti, sai che confusione di colori !!