Certamente quello che ci colpisce di più è la nostra stella: il Sole seguito dagli altri confinanti, i pianeti Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Qualche tempo fa chiamavamo pianeta anche un altro oggetto celeste, il più lontano di tutti: Plutone, ma oggi le sue dimensioni sono giudicate troppo piccole per essere annoverato tra gli oggetti più importanti.
Il Sistema Solare ha circa quattro miliardi e mezzo di anni ed è nato da una nube di gas interstellari (prevalentemente idrogeno ed elio) e polveri che, contraendosi in rotazione sotto la spinta della forza gravitazionale, hanno finito – in pochi milioni di anni – con l’addensarsi in un unico punto, provocando un continuo aumento della massa e della temperatura fino al momento in cui questa è diventata sufficientemente alta da innescare le reazioni termonucleari.
Stava nascendo la nostra stella: il Sole.
I gas e le polveri rimanenti, ruotando sempre più caoticamente e velocemente intorno alla stella nascente ed urtando fra di loro fino ad unirsi, hanno lentamente iniziato a trasformarsi nei corpi celesti che conosciamo oggi.
Con lo sviluppo tecnologico ed il conseguente, notevole, miglioramento della capacità osservativa e di calcolo, gli scienziati ritengono che le orbite dei pianeti e degli altri corpi celesti che ruotano intorno al Sole siano tali da lasciar ipotizzare la presenza di altri consistenti corpi celesti, forse altri pianeti, che non è stato ancora possibile vedere con i telescopi, per quanto potenti siano quelli attuali.
Qualche distanza espressa con una unità di misura che conosciamo: il chilometro:
Sole: diametro 1.391.016 km; distanza dalla Terra, 150.000.000 km circa
Terra: diametro 12.756 km
Luna: diametro 3.474 km; distanza dalla Terra 384.000 km
Giove, il più grande dei pianeti: diametro 142.984 km
L’unità di misura astronomica o UA
Il sistema solare è molto vasto e le unità di misura che adoperiamo abitualmente sulla Terra, il metro, il chilometro etc, sono troppo piccole per poter essere utilizzate ai fini dei calcoli astronomici.
L’uomo ha quindi convenuto di adoperare una nuova misura: l’unità astronomica (UA) assumendo come valore unitario la distanza che mediamente separa la Terra dal Sole.
Una “unità astronomica” è quindi corrispondente a 150 milioni di chilometri….tanta è la distanza che ci separa dalla nostra stella !
Il Parsec
L’uomo ha adottato anche un’altra unità di misura da adoperare in astronomia per misurare le distanze stellari: il Parsec.
E’ un metodo antico ma ancora affidabile per valutare le distanze di oggetti celesti relativamente lontani. Si basa su calcoli trigonometrici abbastanza semplici, che conviene tuttavia approfondire specificamente in altra sede.
Solo per curiosità diciamo che un Parsec corrisponde alla distanza che la luce percorrerebbe in poco più di tre anni.
Sono certamente numeri che ci rendono difficile un paragone con le cose che appartengono alla nostra vita quotidiana.
Vogliamo provare a costruire un “modello” (*) che ci aiuti a comprendere meglio questi numeri?
Guardiamo il video….
Più avanti provvederemo a sviluppare un nostro sistema di calcolo.